Una persona si fa avanti per confessare che sebbene ritenga di essere in grado di riconoscere l’Essenza dell’Essere quando è da sola, non ci riesce quando si trova in presenza di altre persone, perché l’immagine che ha di se stessa è troppo forte. Questo dialogo incentrato sull’essere da soli e sull’immagine che abbiamo di noi stessi porta a una bellissima e molto potente ripresentazione dell’autoindagine.
Moojibaba illustra ancora una volta come l’autoindagine dimostra con implacabile chiarezza che la mente egoica non è reale e ci riporta in quello spazio aperto e sconfinato che è il nostro stato naturale.
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Estratto dal satsang:
“Il tuo silenzio mi ha battezzato”
Monte Sahaja, Portogallo ~ 28 luglio 2017